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Il padiglione dei paesi nordici porta una biblioteca di architettura indigena Sámi alla Biennale di Venezia del 2023

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Per la 18. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia, il Padiglione dei Paesi Nordici, che rappresenta Finlandia, Norvegia e Svezia, presenterà Girjegumpi, un progetto di biblioteca collettiva itinerante avviato dall’architetto e artista Joar Nango. Per oltre quindici anni, Joar Nango ha assemblato un archivio di libri e materiali che esplorano l’architettura e il design indigeni Sámi, la conoscenza dell’edilizia tradizionale, l’attivismo e la decolonialità. Il Girjegumpi è stato aperto per la prima volta al pubblico nel 2018, diventando uno spazio accogliente per raccogliere e promuovere la cultura indigena. Nel 2023 la biblioteca si recherà a Venezia, dove sarà presentata nel Padiglione dei Paesi Nordici, progettato dall’architetto norvegese Sverre Fehn.

Il Girjegumpi è principalmente un archivio che raccoglie e condivide la sua crescente collezione di oltre 500 titoli rari e libri contemporanei che esplorano la cultura indigena Sámi e le pratiche costruttive. Da quando è stato aperto al pubblico è diventato uno spazio sociale di aggregazione di grandi gruppi di persone, una sala di lettura per lo studio e la riflessione, una fonte di conoscenza. Insieme a Joar Nango, il progetto include molteplici collaborazioni con artisti e artigiani come Katarina Spik Skum, Anders Sunna e Ken Are Bongo.

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I Sámi sono un popolo di lingua ugro-finnica che abita un’area nota come Sápmi, che copre la Norvegia settentrionale, la Svezia e la Finlandia, nonché la penisola di Kola in Russia. La popolazione totale in questi quattro paesi è stimata in 80.000 persone e sono considerati i discendenti dei popoli nomadi che hanno abitato la Scandinavia settentrionale per migliaia di anni. Il loro stile di vita tradizionale si fonde con il mondo moderno. Nel 1989 il Parlamento Sámi è stato aperto nel villaggio di Karasjok nella contea di Finnmark, in Norvegia.

Lo stesso villaggio di Kárášjohka/Karasjok ospita il Sámi Center for Contemporary Art e la biblioteca Girjegumpi quando non è itinerante. Il nome Girjegumpi deriva da due parole Sámi settentrionali: “Girji”, che significa libro, e “Gumpi”, una piccola capanna mobile di pastori di renne su slitte. Il gioco di parole allude al carattere nomade del progetto.

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Viaggiando in varie località, da Bergen, Oslo o Helsinki, a Ottawa, in Canada, l’iniziativa espone l’importanza della cultura indigena nel discorso architettonico di oggi. Mette in mostra l’importanza del lavoro collaborativo, le tecniche di costruzione locali e l’uso di risorse che si adattano alle condizioni climatiche in rapido cambiamento, l’uso di materiali a terra locali e un approccio sensibile al paesaggio e alla natura.

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Il lavoro di Joar Nango è incentrato sul ruolo dell’architettura e dell’artigianato Sámi e indigeni nel pensiero contemporaneo. Come architetto e artista residente in Norvegia, ha avviato diverse azioni e collaborazioni per esplorare queste aree di interesse. A seguito di una proposta vincente nel 2021, Nango, insieme a Snøhetta, Econor e 70°N arkitektur, sta progettando il nuovo Teatro Nazionale Sámi a Guovdageaidnu/Kautokeino, attualmente in costruzione.

Maggiori informazioni su La Biennale di Venezia.

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