Origine: АrсhDаilу
Il Museo di Arte e Fotografia Bangalore / Mathew e Ghosh Architects
Descrizione testuale fornita dagli architetti. In una narrazione postcoloniale in evoluzione globale, le idee per un museo nell’India contemporanea si sono imperniate su escursioni di richiamo mnemonico ed equità. The Museum of Art and Photography, Bangalore India, MAP gioca sulle tensioni tra l’idea di collezionare – raccogliere, contenere e archiviare – che è il foraggio per la curatela, e l’impegno con le comunità che incorporano il lavoro come parte dell’esperienza vissuta nel città di Bangalore, dal mondano al teatrale ed esotico allo stesso modo. Il design del museo predilige internamente l’arte e la sua vetrina rispetto alla drammaticità spaziale per presentare spazi di gallerie generiche, che isolano arte e manufatti preziosi dalla luce ultravioletta.
L’immaginario in acciaio inossidabile ermeticamente sigillato sovverte l’iconico e l’esclusivo incontaminato con l’elezione di materiale e motivo che è mnemonicamente riconducibile all’idea di contenimento: il serbatoio dell’acqua post-industriale in acciaio inossidabile: il banale-accessibile che fa anche riferimento alla capacità dell’arte (e dell’architettura) per creare la spinta alla riflessione e al cambiamento se necessario. Forse un giorno sarebbe stato riconosciuto solo come il locale “tanki” (serbatoio d’acqua locale) per il nutrimento artistico!
L’idea della ‘veranda – zoccolo’ fuori strada è un indicatore significativo del discorso sociale sia a livello abitativo che istituzionale in questa geografia: il suo ruolo consente a uno spazio dialogico di negoziare impegni viscerali ed emotivi. Il “basamento delle negoziazioni” può quindi intrecciare fili di fragilità e umiltà mentre si attraversa il paesaggio della scoperta dell'”altro” contro l’arte.
Origine: АrсhDаilу