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Origine: АrсhDаilу

Il Brasile vince il Leone d’oro per la migliore partecipazione nazionale alla Biennale di Architettura di Venezia 2023

Il Brasile vince il Leone d'oro per la migliore partecipazione nazionale alla Biennale di architettura di Venezia del 2023 - Immagine 1 di 7

Il padiglione brasiliano intitolato Terra [Earth], a cura di Gabriela de Matos e Paulo Tavares, ha vinto il Leone d’oro per la migliore partecipazione nazionale alla Biennale di Architettura di Venezia 2023. Selezionato da una giuria composta dall’architetto e curatore italiano Ippolito Pestellini Laparelli come presidente, Nora Akawi, Thelma Golden, Tau Tavengwa e Izabela Wieczorek, l’intervento vincitore della 18a Biennale di Architettura di Venezia “si propone di ripensare il passato per progettare possibili futuri, portando alla ribalta attori dimenticati dai canoni architettonici, in dialogo con la curatela dell’edizione, Laboratorio del Futuro”.

Trasmessa in diretta sulla pagina ufficiale della Biennale, la cerimonia che si è svolta a Ca’Giustinian, sede della Biennale di Venezia, ha assegnato anche il Leone d’Oro come Migliore Partecipante alla Mostra Internazionale Il Laboratorio del Futuro”, a DAAR (Alessandro Petti + Sandi Hilal), mentre a Olalekan Jeyifous è andato il Leone d’Argento per una giovane promessa partecipante all’Esposizione Internazionale Il Laboratorio del Futuro.Tra gli altri riconoscimenti, una menzione speciale a Thandi Loewenson, a Wolff Architects, Ilze Wolff e Heinrich Wolff, a Twenty Nine Studio / Sammy Baloji, e al padiglione nazionale della Gran Bretagna, intitolato “Dancing Before the Moon” curato da Jayden Ali, Joseph Henry, Meneesha Kellay e Sumitra Upham.

Curata da Lesley Lokko, la Biennale di Architettura di Venezia 2023, che apre al pubblico oggi, 20 maggio 2023, e durerà fino al 26 novembre 2023, ha anche assegnato il Leone d’oro speciale alla carriera, assegnato all’artista di origine nigeriana , designer e architetto Demas Nwoko. La decisione è stata presa su proposta del curatore della mostra, Lesley Lokko, ed è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione della Biennale presieduto da Roberto Cicutto.

Continua a leggere per scoprire maggiori informazioni sui 3 vincitori principali.

Leone d’oro per la migliore partecipazione nazionale

Padiglione del Brasile: Terra [Earth]/ Gabriela de Matos e Paulo Tavares

Il Brasile vince il Leone d'oro per la migliore partecipazione nazionale alla Biennale di architettura di Venezia del 2023 - Immagine 7 di 7

“È un invito a pensare alla Terra come tecnologia ancestrale e futura. È un invito a riflettere su come possiamo associarla alle tecnologie odierne e costruire in modo più rispettoso nei confronti dell’ambiente”, spiega Gabriela de Matos, curatrice del Padiglione Brasile ad .

Terra risponde al tema di questa edizione proponendo una mostra che parte dalla terra come motivo fondante delle concezioni, degli immaginari e delle narrazioni della formazione nazionale. Riflette sul passato, presente e futuro del Brasile, con un focus sulla terra come centro di discussione, sia come elemento poetico che concreto nello spazio espositivo. Ricoprindo l’intero padiglione di terra, i visitatori hanno un contatto diretto con le tradizioni indigene e quilombola e con la pratica religiosa del Candomblé. La mostra dimostra ciò che diverse ricerche scientifiche hanno dimostrato: le terre indigene e quilombola sono i territori più preservati del Brasile. Indica un futuro post-cambiamento climatico in cui “decolonizzazione” e “decarbonizzazione” vanno di pari passo. Le loro pratiche, tecnologie e costumi legati alla gestione e alla produzione del territorio, come altri modi di fare e comprendere l’architettura, sono situati sulla terra e portano con sé la conoscenza ancestrale per risignificare il presente e immaginare altri futuri, non solo per le comunità umane ma anche per quelli non umani, verso un altro futuro planetario.

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Nel nostro progetto curatoriale, cerchiamo di percepire questi territori in modo diverso dalla narrazione canonica egemonica, portando alla luce la presenza ancestrale di quilombola e popolazioni indigene che hanno occupato questi territori molto tempo prima. Pertanto, raccontare altre storie significa anche sfidare le narrazioni canoniche, motivo per cui esponiamo ancora una volta Brasília. Un progetto già ampiamente presentato ma qui presentato da una prospettiva diversa, che ci permette di guardare la stessa storia con uno sguardo che lascia spazio ad altre chiavi di lettura. — Paulo Tavares, curatore del Padiglione Brasile.

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Leone d’oro per il miglior partecipante a Il laboratorio del futuro

DAAR (Alessandro Petti + Sandi Hilal)

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Il contributo di DAAR a The Laboratory of the Future esplora le possibilità di riappropriazione critica, riutilizzo e sovversione dell’architettura coloniale fascista e della sua eredità modernista. L’opera è un tentativo di profanare l’insediamento rurale di Borgo Rizza (Siracusa, Sicilia), costruito nel 1940 dall’Ente di Colonizzazione del Latifondo Siciliano (ECLS). La sua funzione era quella di bonificare, modernizzare e ripopolare la Sicilia, che il regime fascista considerava arretrata, sottosviluppata e ‘vuota’. Un progetto architettonico simile è stato adottato dalla pianificazione urbana coloniale fascista in Libia, Somalia, Eritrea ed Etiopia nello stesso periodo. L’installazione è una riproduzione in scala della facciata dell’edificio principale del villaggio, che gli artisti hanno scomposto in quindici moduli polifunzionali che da maggio 2022 dialogano con luoghi diversi (Mostra d’Oltremare a Napoli, quartiere Hansaviertel a Berlino, e La Loge museo di Bruxelles).

Leone d’argento per un giovane promettente partecipante a Il Laboratorio del Futuro

Olalekan Jeifous

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Per riparare i danni arrecati alle ecoregioni del continente africano dalle ex potenze coloniali, l’African Conservation Effort (ACE) ha applicato i sistemi di conoscenza indigeni allo sviluppo di reti avanzate che sintetizzassero energia rinnovabile e tecnologie verdi. Il principale tra questi era l’All-Africa Protoport (AAP). AAP è ora una rete di vasti complessi turistici a basso impatto ea zero emissioni situati al largo delle coste dei principali porti di tutto il mondo. Fino a poco tempo fa, c’erano dodici AAP situati nelle seguenti città: Lagos, Mombasa, Port Said, Dar es Salaam, Durban, Salvador de Bahia, New York, Los Angeles, Port-Au-Prince, Barranquilla, L’Avana e Montego Bay. Un nuovo complesso AAP completato nel 1972, a differenza delle sue controparti costiere, è incorporato in modo alquanto controverso nella pianura alluvionale di Barotse nella provincia occidentale dello Zambia. Il salotto immaginario AAP di Barotse Floodplain è ACE/AAP presentato in The Laboratory of the Future.

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Nell’ultima edizione della Biennale, nel 2021, gli Emirati Arabi Uniti si sono aggiudicati il ​​Leone d’oro per la migliore partecipazione nazionale con Wetland a cura di Wael Al Awar e Kenichi Teramoto, un contributo che esplora la geografia locale degli Emirati Arabi Uniti per trovare alternative al cemento, uno dei principali emettitori mondiali di anidride carbonica. Il Leone d’Oro per il Miglior Partecipante all’Esposizione Internazionale Come vivremo insieme? è andato a RAUMLABORBERLIN- Instances of Urban Practice mentre il Leone d’argento per un giovane promettente partecipante all’Esposizione Internazionale How will we live together? è andato a Border Ecologies e alla Striscia di Gaza – Foundation for Achieving Seamless Territory (FAST). Tra gli altri riconoscimenti, una menzione speciale per la partecipazione nazionale delle Filippine e della Russia, ea Cave_bureau per l’Anthropocene Museum: Exhibit 3.0 Obsidian Rain.

Info via la Biennale Architettura 2023.

Ti invitiamo a seguire la copertura completa di della Biennale di architettura di Venezia 2023: Il laboratorio del futuro.

Origine: АrсhDаilу

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